Cibo e Psiche
Dimmi come mangi...
Princìpi di scienza dell'alimentazione
C’è uno stile di vita che fa parte delle nostre tradizioni: la Dieta Mediterranea. Molti studi hanno evidenziato nel corso degli ultimi decenni la riduzione del rischio cardiovascolare e dell’obesità con questo tipo di alimentazione.
E' stata confermata dunque l’intuizione che nel 1944 ebbe un soldato americano che si trovava in un paesino vicino Sorrento e che osservava la maggiore longevità degli abitanti del luogo che avevano un’alimentazione a base di olio d’oliva, legumi, cereali e frutta fresca o secca.
Nella Nuova Piramide Alimentare troviamo alla base come alimenti da consumare con più frequenza proprio frutta, verdura e cereali preferibilmente integrali, cioè alimenti di origine vegetale tipici della dieta mediterranea. Nella Nuova Piramide si evidenzia che ai fini del mantenimento dello stato di salute è importante lo stile di vita, e quindi l’attività fisica, la convivialità, la stagionalità e la vicinanza territoriale dei cibi. Non ultimo si segnala la necessità di bere giornalmente un’adeguata quantità di acqua. Ciò in sintonia con l’accezione etimologica greca del termine dieta che stava a significare ”stile di vita”, “modo di vivere”, cioè un insieme di pratiche e abitudini. Nel 2010 l’UNESCO ha definito la dieta mediterranea patrimonio culturale immateriale dell’umanità, confermando la sua validità.
.Piramide Alimentare
DIETA MEDITERRANEA
...e se il cibo diventa un problema?
Area psicologica e clinica
Nel campo della consultazione diagnostica occorre attenzione e pazienza perché lo specialista possa decifrare la situazione individuale dietro l’apparente uniformità del sintomo. Si possono presentare alla consultazione situazioni che rappresentano squilibri transitori legati alla fase di crescita o legati a un determinato momento della vita, oppure l’inappetenza o l’eccesso alimentare possono essere secondari a difficoltà psicologiche e relazionali più ampie e profonde. Pur avvalendosi principalmente dell’ approccio psicoanalitico interpersonale, sia nella fase di valutazione diagnostica che nelle scelte terapeutiche, vengono tenuti presenti, negli specifici casi, i dati della ricerca medica e delle neuroscienze, l’esperienza realizzata con metodiche e strategie di tipo comportamentale, e gli aspetti educativi e pedagogici.